Condominio
Edil MARINA
Intervento di ristrutturazione di un edificio condominale a destinazione turistico-residenziale sulla riviera adriatica.
Una situazione ambientale caratterizzata dall'immediata vicinanza del mare con il degrado conseguente alla pluridecennale esposizione agli agenti aggressivi del microclima marino.
Condominio EdilMARINA.
Ristrutturazione. Pratiche edilizie e Direzione Lavori.
L'intervento è consistito nella ristrutturazione complessiva del prospetto principale, delle terrazze private, della scala a sbalzo in calcestruzzo armato per l'accesso alle unità immobiliari, della scalinata di accesso da strada, e di altri interventi nel cortile di servizio secondario.
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Dettaglio della scala principale a sbalzo.
Visibile il degrado precedente all'intervento.
Durante i lavori sono stati studiati ed integrati alcuni dettagli costruttivi specifici per il miglioramento della protezione dalle acque meteoriche che nell'edificio risalente agli anni '80 e da allora mai ristrutturato, erano di fatto completamente assenti.
Dopo la necessaria analisi del degrado, si è proceduto ad una accurata rimozione di tutte le finiture e dei materiali ammalorati, e ad una pulizia molto accurata di ogni elemento già in fase di deterioramento.
Come da buona tecnica, immediatamente dopo la pulizia delle armature per riportarle al "metallo bianco" si è provveduto all'applicazione di prodotti passivanti sui ferri di armatura: questo per evitare che con i ferri esposti all'aria, potesse innestarsi nuovamente il fenomeno di ossidazione e di corrosione. Ed infine si è proceduto alla ricostruzione dei copriferri con specifiche malte tissotropiche ad alta resistenza.
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Applicazione di prodotti passivanti sulle armature esposte, precedentemente pulite da ogni residuo di ruggine.
La fase di pulizia del manufatto edilizio da tutte le parti in fase di distacco (evidente) o già degradate (pericolose perchè non visibili)
a causa dei fenomeni di corrosione causati dalla carbonatazione e da cloruri e solfati (tipici degli ambienti marini), è senza dubbio quella critica.
Tralasciare o sottostimare i processi di degrado porta quasi sempre a lavorazioni non durevoli rispetto a quanto atteso, se non addirittura antieconomiche.
Architetti/tecnici qualificati possono confrontarsi costruttivamente con le imprese al fine di ottenere il miglior rapporto tra investimento e risultato nell'interesse stesso del Committente nel medio e lungo periodo.
In architettura ed edilizia il 95% del lavoro e della qualità costruttiva non è visibile, pur se la qualità dei risultati dipende proprio da questo.
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Fenomeni di corrosione sotto-intonaco dei ferri di armatura della scala in calcestruzzo armato a sbalzo. La completa rimozione dell'intonaco e dei copriferri, ha consentito di rilevare ed arrestare il processo di corrosione in atto. Una pulizia non accurata con un affrettato ripristino delle finiture, avrebbero coperto il problema consentendo l'avanzare di problematiche strutturali potenzialmente ben più gravi.
La galleria che segue riporta la sequenza delle fasi principali delle lavorazioni.
E' chiaro che la fase finale in cui vengono applicate le finiture, nonostante sia quella relativamente più veloce e semplice è quella che appaga maggiormente l'occhio del committente.
In effetti un lavoro approfondito ed uno sommario, guardando alle sole finiture
, potrebbero apparire per un certo periodo identici.
In un lavoro mal eseguito perchè troppo economico o perchè si è pensato di risparmiare sulla direzione dei lavori non avvalendosi di un tecnico abilitato esterno all'impresa, le problematiche si ripresentano prima del tempo. In edilizia, è inevitabile.
"L’amarezza di una scarsa qualità rimane per lungo tempo, dopo che il piacere di un prezzo basso è stato dimenticato".
Benjamin Franklin
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Ristrutturazione.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori. Dettaglio del degrado dei frontalini e dei ferri di armatura.
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Stato ante lavori. Profonde fessurazioni del calcestruzzo con pericolo di distacco e caduta.
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Ferri di armatura esposti, degrado dei frontalini e dei plafoni dei terrazzi.
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Stato ante lavori.
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Degrado della scala principale a sbalzo in calcestruzzo armato.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori.
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Stato ante lavori.
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Rimozioni e demolizioni parti ammalorate. Dettaglio della guaina impermeabilizzante ormai degradata e non più idonea.
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Fioriera fissa in calcestrutto sulla sommità del setto portante della scala in calcestruzzo armato.
Un elemento sbagliato e problematico. L'acqua meteorica non defluendo più dalla canna ormai intasata, ristagna nel calcestruzzo accelerandone il degrado.
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Sommità del setto portante della scala in calcestruzzo armato.
Dettaglio dei ferri di armatura ossidati ed esposti.
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Plafone scala in calcestruzzo armato durante la demolizione delle parti ammalorate.
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Dettaglio del nodo scala-solaio: rimosse le lastre perimetrali delle pavimentazioni,
si nota la mancanza di protezione all'acqua svolta dal solo rompigoccia della pavimentazione per i frontalini.
Mentre per i plafoni, la protezione è data dalla sola scanalatura sotto i frontalini dei terrazzi.
Soluzioni soggette ad infiltrazioni capillari non idonee a preservare le strutture nel lungo periodo.
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Dettaglio del degrado dell'intradosso della scala a sbalzo.
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Rimozione della pavimentazione delle scale e demolizione dei massetti
e degli intonaci per scoprire e verificare la struttura.
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Dettaglio delle terrazze con i ferri di armatura corrosi,
una volta rimosso il copriferro fessurato o già in fase di distacco.
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Ferri corrosi.
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Rimozione di tutto il calcestruzzo incoerente.
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Dettaglio dei ferri ossidati dell'intradosso della scala a sbalzo, una volta pulito completamente il calcestruzzo cella struttura.
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Lavorazioni di pulizia completa dei frontalini: si osserva che nei terrazzi dei piani intermedi
si è resa necessaria la sola rimozione delle lastre perimetrali di pavimentazione.
Infatti, il sottostante massetto non essendo esposto direttamente alle acque meteoriche,
era ancora in condizioni accettabili sia nelle parti dei terrazzi privati che in quelle di distribuzione comuni.
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Corrosione dei ferri di armatura.
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Stato di avanzamento della demolizione degli intonaci dai pilastri esterni fino al calcestruzzo strutturale.
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Vista del nodo scala-solaio dell'ultimo piano.
La struttura in calcestruzzo è stata quasi interamente pulita.
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Demolizioni delle parti ammalorate.
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Applicazione della malta cementizia passivante sui ferri di armatura già puliti dalla ruggine.
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Applicazione della malta cementizia passivante sui ferri di armatura già puliti dalla ruggine.
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Vista del nodo scala-solaio dell'ultimo piano.
La struttura in calcestruzzo è stata quasi interamente pulita.
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Trattamento passivante dei ferri di armatura.
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Pulizia completa della struttura dei pilastri.
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Trattamento passivante dei ferri di armatura.
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Trattamento passivante dei ferri di armatura.
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Prodotto specifico per la ricostruzione di parti di elementi strutturali.
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Ricostruzione dei copriferri sulle armature risanate.
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Ricostruzione dei copriferri sulle armature risanate.
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Ricostruzione delle parti di calcestruzzo armato demolite.
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Ricostruzione dei frontalini dei balconi con le opportune casserature e malte tissotropiche strutturali.
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Aspetto dei frontalini dei terrazzi ricostruiti, dopo il disarmo.
Manca l'ultimo strato di rasatura e poi la pittura finale.
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Aspetto dei frontalini dei terrazzi ricostruiti, dopo il disarmo.
Manca l'ultimo strato di rasatura e poi la pittura finale.
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Prova di assemblaggio a secco dei nuovi elementi previsti.
Dal basso: profilo gocciolatoio metallico disegnato e realizzato a misura;
rete in fibra di vetro di armatura dello strato impermeabilizzante;
nuove lastre della pavimentazione perimetrale.
La funzione di protezione dei frontalini a questo punto non sarà più lasciata al rompigoccia
della pavimentazione, ma ai più consistenti gocciolatoi metallici.
Oltre ai frontalini, la protezione sarà utile anche all'intradosso dei solai
evitando il dilavamento e l'assorbimento dell'acqua da parte delle strutture.
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Stesura dell'impermeabilizzante sui gocciolatoi in origine non presenti.
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Vista dal basso dei frontalini e delle parti ricostruite dei terrazzi
con i nuovi gocciolatoi già installati.
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Posa delle nuove lastre lapidee sul perimetro dei terrazzi.
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Posa della nuova pavimentazione su tutti i terrazzi privati dell'ultimo piano
che presentava i massetti e l'impermeabilizzazione completamente ammalorati;
data la situazione in accordo con i proprietari si è provveduto alla realizzazione
di nuovi massetti ed impermeabilizzazioni.
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Rifacimento degli intonaci dopo il risanamento del calcestruzzo armato.
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Plafone della scala dopo il risanamento ed rifacimento dell'intonaco.
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Rifacimento degli intonaci demoliti su tutti i calcestruzzi risanati.
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Rifacimento degli intonaci demoliti su tutti i calcestruzzi risanati.
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Asciugatura degli intonaci. Si notano i "tagli" dell'intonaco alla base delle pareti verticali.
Successivamente si procederà all'impermeabilizzazione per limitare al massimo
l'umidità di risalita che deteriora velocemente le finiture.
Questi non possono definirsi accorgimenti "standard", ma risultano estremamente utili
per garantire un ciclo di vita più lungo alle opere eseguite.
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Rifacimento degli intonaci su tutte le superfici.
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Rifacimento completo del nuovo intonaco sui pilastri dopo il risanamento delle strutture.
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Asciugatura del'intonaco sui pilastri risanati.
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Vita da cantiere.
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Applicazione delle finiture: anche per quanto riguarda le pitture, si è scelto un materiale di alta qualità specifico anticarbonatante.
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Dettaglio dei nuovi profili gocciolatoi in PVC, prima completamente assenti,
annegati nella rasatura finale della scala esterna.
Questi accorgimenti che spesso vengono incredibilmente tralasciati,
offrono a prezzi in fin dei conti quasi irrisori, una totale protezione
all'acqua che dilavando le superfici verticali passerebbe direttamente
all'intradosso rovinando i plafoni e aggredendo i materiali sottostanti.
Come ben visibile dalle foto ante lavori.
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Dettaglio dei nuovi profili gocciolatoi in PVC, prima completamente assenti, annegati nella rasatura.
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Sommità del setto centrale della scala in calcestruzzo armato.
La fioriera è stata sigillata con laste lapidee, sono stati inseriti anche qui profili gocciolatoi sugli angoli,
è stata impermeabilizzata la base in corrispondenza del taglio dell'intonaco.
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Dettaglio della sommità del setto centrale della scala in calcestruzzo armato.
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La scala risanata con la pavimentazione e gli zoccolini laterali già posati.
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Vista della scala completamente risanata.
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Vista frontale della scala risanata.
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Vista della scala, dei pilastri, dei frontalini e dei plafoni dei terrazzi risanati.
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Vista dal basso durante lo smantellamento e la pulizia del cantiere.
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Vista da un terrazzo privato durante le fasi di pittura finale.
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Termine dei lavori.
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Vista di un muro divisorio dei terrazzi privati al termine dei lavori.